Alcalá de Guadaíra

Siviglia, bella e diversa

Il Monastero di San Isidoro del Campo venne fondato nel 1301 da Alonso Pérez de Guzmán e María Alonso Coronel in un luogo vicino ai resti di Itálica dove, secondo la tradizione, venne sepolto San Isidoro di Siviglia, e da allora è rimasto sotto l’amministrazione spirituale e temporanea di diversi ordini religiose, cistercensi, eremiti di San Girolamo e l’Ordine di San Girolamo, che hanno lascia

L’Eremo Virgen de Belén è situato a  Navas de la Concepción in provincia di Siviglia. Chiesa dedicata alla Vergine di Betlemme, vicino al mulino. Era il luogo in cui si celebrava la processione in onore di questa Vergine fino alla fine del XIX secolo.

Il santuario di Nostra Signora di Loreto è uno dei siti più importanti del Turismo Religioso dell’ Andalusia.

La Carlina ha una storia romanzesca: quella che fu un’umile tenuta o casele, con un vigneto, nei dintorni di Constantina, si trasformò radicalmente all’inizio degli anni cinquanta quando venne comprata da Léon Degrelle (1906-1994), politico e militare belga, esiliato in Spagna dopo la II Guerra Mondiale, il quale dal 1952 costruì in quest’area una casa palazzo, per uso personale, oltre ad altri

Al suo interno sono conservate magnifiche opere d'arte e importanti archivi.

La fondazione del Monastero di Santa Maria la Reale di Siviglia risale al 13 dicembre, festa di Santa Lucia, 1409. La casa originaria era in Calle San Vicente e ad essa si unirono le monache appartenenti al monastero sivigliano di Nostra Signora della Valle nel 1511.

Situato a pochi chilometri dal paese, sulla strada che porta a Malcocinado e in una proprietà privata, tra le ultime vestigia dell'antico Monastero Basiliano che sorgeva in questo luogo. L'eremo, ora magazzino dell'attuale tenuta, è costituito da un'unica navata divisa in due tratti, uno con volta a botte e l'altro con cupola.

Localizzato nel cuore della città di Écija, il Real Convento di Santa Inés appartiene alla Comunità della Clarisse Francescane. La prima fondazione avvenne fuori dalle mura della città, per poi spostarsi al luogo attuale, a circa duecento passi dal centro urbano, al confine con il cammino che portava al Santuario della Patrona Nuestra Señora del Valle, da cui prese il nome.