Feria

Siviglia, bella e diversa

Il Peñón de Algámitas si trova nella Sierra de Tablón, una delle formazioni montuose che compongono la Sierra Sur. Si tratta di una grande rocca isolata di natura calcarea, con un’altitudine di 1121 m che la rende la seconda cima più alta della provincia di Siviglia (quella più alta è il Terril, situato nella stessa Sierra).

Il Complesso Archeologico delle Case Grotta, inaugurato nel 2011, è una struttura culturale situata nel “Barrio della Morería”, nel cuore della città, accanto ai resti del Castello almohadi e della Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo.

Il sito consiste in un autentico "tell", una parola di origine araba che designa un monticciolo artificiale prodotto dall'accumulo di resti archeologici di alcune civiltà rispetto ad altre.

Le indagini svolte hanno permesso di stabilire una cronologia i cui inizi risalgono alla metà dell'VIII secolo a.C., perdurando, l'insediamento, fino all'inizio del I secolo a.C.

Orippo fu una città romana di origine turdetana. È citata nel VII Itinerario antonino (Vía Augusta), situandosi tra Ugia (Torre Alocaz, Utrera) e Hispalis (Siviglia), sulle rive dell’antico Lacus Ligustinos. È citata anche nei Vasi di Vicarello. Si trova nell’attuale comune di Dos Hermanas (Siviglia), tra la canalizzazione del fiume Guadaira e la zona industriale Carretera de La Isla.

La Zona Archeologica di Valencina si trova nella parte più alta dell’Aljarafe sivigliano, superandone i confini fino a raggiungere la vicina località di Castilleja de Guzmán. Si estende per oltre 400 ettari che lo rendono uno dei più grandi insediamenti del III millennio a.C.

La Necropoli di Urso, meglio nota come “Las Cuevas de Osuna”, è una delle aree archeologiche più importanti dell’Hispania romana. Si trova ad est dell’attuale nucleo urbano di Osuna. In tutta l’area si conservano numerose tombe scavate nella roccia, resti di quella che probabilmente fu una vasta città funeraria.

Questo centro è dedicato all’interpretazione storica dei resti della città che dal secolo IX al V a.C. ha coronato la cima del colle di San Cristóbal. Queste vestigia sono conservate al suo interno in forma museale, di modo che il loro studio e osservazione ci permettono di risalire ai primi insediamenti nel territorio comunale.