A caballo por la marisma

Siviglia, bella e diversa

È una meraviglia artistica grazie alla splendida esposizione di dipinti del secolo XVIII che ci offre. La Chiesa di Nostra Signora dell’Assunzione fu terminata nel 1646 ed è sempre stata vincolata al Reale Ospedale dei poveri infermi dell’Assunzione.

Considerata come uno degli edifici barocchi più importanti della provincia di Siviglia e gioiello del barocco di Écija, la chiesa della Limpia Concepción de Nuestra Señora (Los Descalzos, in italiano gli Scalzi) deve il suo attuale stato all’intervento di riabilitazione e restauro realizzato nell’ambito del programma Andalusia Barocca della Junta de Andalucía, dal 2006 al 2009, dopo essere rima

La chiesa di San Juan presenta attualmente una navata allungata e irregolare, con crociera e abside piatta, prodotto dell’unione realizzata alla fine del XVIII secolo di due cappelle adiacenti, la Cappella Sacramentale e l’antica Cappella di Gesù Nazareno, le quali sopravvissero alla demolizione della chiesa originaria. 

Nei primi anni del secolo XVII è stata portata a termine la costruzione della chiesa parrocchiale, dalle dimensioni inizialmente ridotte. Al tempio fu attribuito il nome di Chiesa Parrocchiale di del Divino Salvatore. Nel 1774 iniziò la sua riedificazione. La nuova opera, con una capienza maggiore della precedente, si è conclusa 3 anni dopo.

Questa chiesa formava parte dell’antico convento dei Terzi Francescani, un ampio edificio che dopo la confisca di Mendizábal diventò, prima caserma e nel 1952 Collegio dei Padri Scolopi.

La Chiesa di Sant’Antonio Abate di Pruna è uno splendido edificio barocco, la cui struttura (anteriore al XVI secolo) che consisteva in un'unica navata a botte, di stile indefinito, con facciata sul fondo (sotto il coro), fu completata tra i secoli XVII e XVIII. Alla suddetta navata si annetterono le due laterali, il presbiterio e la magnifica cupola basso-rinascimentale della crociera.

Il Monastero de la Encarnación fu eretto nel 1549 come Ospedale de la Encarnación del Hijo de Dios. Nel 1612 venne occupato dai gesuiti e nel 1626, la IV Duchessa di Osuna fondò, sul terreno dell’antico ospedale, il Monastero che avrebbero dovuto gestore le religiose dell’Ordine di Santa Maria della Mercede.