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Itinerario degli eremi: Constantina - Cazalla de la Sierra

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Constantina

Visitare Costantina significa fare una passeggiata nella storia, scoprire e conoscere vestigia e tracce delle diverse civiltà che fanno parte della memoria e del patrimonio storico di una delle città più importanti della regione. L'intero complesso è di interesse per gli amanti dell'architettura popolare; la maggior parte del nucleo tradizionale e dei dintorni di Consantina sono stati dichiarati, nel giugno 2004, Bene di Interesse Culturale (BIC) con la categoria Complesso di Interesse Storico- Artistico. La sua importanza patrimoniale è testimoniata dal numero di edifici e monumenti, sia religiosi che civili, distribuiti nel suo nucleo urbano. Si consiglia di passeggiare per le vie delle pendici del castello, nella cui parte meridionale si trova il quartiere "La Morería" che mantiene ancora, in larga misura, le forme costruttive e l'impianto musulmano, essendo questa la zona di sviluppo originario della località.

La visita della chiesa Santa María de la Encarnación o sulla via pedonale Mesones, in centro, con i suoi bar con tavolini all'aperto e i suoi negozi, può aiutarci a riposare e riprenderci dalla lunga camminata. 

Costantina ha diversi eremi, sia all'interno che all'esterno del comune. Uno dei più suggestivi e allo stesso tempo sconosciuti è l'eremo dell'Edera. Si tratta di un'opera di grande interesse di cui si conserva purtroppo solo il recinto esterno, compreso un portale che appartenne allo scomparso convento di San Francesco, dalla semplice struttura tipicamente rinascimentale e attribuito a Hernán Ruiz II, che intervenne nella progettazione della torre parrocchiale. Una delle campate riporta la data 1570. Se ne conserva anche il campanile, dalla curiosa collocazione asimmetrica. Della struttura interna si conservano invece solo frammenti molto deteriorati delle mura.

L'eremo Ntro.Padre Jesús, costruito intorno al 1716, presenta uno stile barocco sivigliano semplificato, con un'unica navata con semi-cupola, pala d'altare principale, coro, campanile e accesso alle stanze della Sacrestia e della Casa-Confraternita dalla navata stessa. Va segnalato il semplice campanile barocco a due corpi che completa la facciata.

Situato a 2 chilometri dal centro del paese, troviamo l'eremo Nuesta Señoradel Robledo. La sua parte più originaria rispetta il modello mudéjar, con tre navate separate da archi ogivali incorniciati in alfiz e presbiterio con semi-cupola decorata con affreschi. All'inizio del XVIII secolo l'abside venne ristrutturato e alla fine dello stesso secolo finì per essere definitivamente convertito nell'attuale cappella con decorazione in stile tardo barocco sivigliano.

Partendo dall'eremo di Hiedra, in periferia, risaliremo le pendici del Castello di Constantina. Un passo dopo l'altro, attraverseremo piccoli oliveti che di volta in volta ci permetteranno di intravedere alcuni scorci panoramici del paese. Ci avviciniamo ad un castagneto che non ci lascerà indifferenti e ci offrirà il refrigerio dell'ombra nei mesi caldi e un paesaggio da sogno nei mesi freddi, sia nella sua bellissima policromia autunnale, sia negli spogli mesi invernali. Non stupiamoci dell'incontro con i seteros (lett. cercatori di funghi), poiché questa fertile terra offre alcune delle varietà più apprezzate, come il Boletus o l'Amanita Cesarea.

Ci godremo il tipico paesaggio di montagna per alcuni chilometri, fino alla Rivera del Huéznar, dove accederemo invece a un ecosistema fluviale ottimamente conservato e a una foresta a galleria che ci accompagnerà per tutto il tragitto che la costeggia. Non saremo lontani dai binari ferroviari e li attraverseremo di fatto per tre volte, due in sottopassaggio e una al passaggio a livello.

Cazalla de la Sierra

Lungo questa pista sono distribuite varie aree ricreative; in ognuna di esse potremo fare una pausa prima di iniziare l'ultima salita che ci porterà a Cazalla de la Sierra. Prestando attenzione, sulla nostra sinistra potremo vedere, sulla collina, l'eremo Virgen del Monte. Attraverseremo la strada ed entreremo in un allevamento di bestiame, in gran parte di suini iberici. Li noteremo per tutta la durata di questo tratto in salita che ci permetterà anche di osservare a ritroso il cammino percorso a partire dall'argine del fiume. A questo punto mancano pochi metri prima di trovare un sentiero che ci porterà a Cazalla attraverso la sua zona più fertile; passeremo dunque attraverso un luogo dalla secolare tradizione di coltivazione di orti. Possiamo visitarne alcuni durante il nostro passaggio e comprare magari l'insalata per cena direttamente dall'ortolano, presso le coltivazioni come quella di Azahín.

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Categoria
Tracciato
Difficoltà
Lunghezza
22.56Km
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