Santiponce Itálica

Patrimonio

Una immensa eredità da scoprire

Torre di Abd el Aziz

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La Torre di Abd el Aziz passa inosservata a chi percorre la Avenida de la Constitución dato che la sua silhouette si confonde nella profusione urbana del centro di Siviglia, eppure si tratta di un baluardo delle storiche mura almohade di Siviglia che ancora resiste nel cuore della città.

La torre faceva parte della porzione delle mura che conduceva dal Real Alcázar fino alla Torre del Oro, sulle sponde del Guadalquivir. Più la muraglia si avvicinava al fiume, più il numero di lati aumentava. La Torre di Abd el Aziz è esagonale, la Torre de la Plata è ottagonale e la Torre del Oro è dodecagonale.

Si stima che la torre fu costruita nel XII secolo, nell'ambito di un ampliamento difensivo dell'Alcazár. Con maggiore o minore fortuna è stata mantenuta in piedi sul punto di confluenza con la via Santo Tomás e integrata in un edificio di Aníbal González del 1919. Lo stile regionalista ambiva a celebrare le epoche gloriose della storia di Siviglia e in questo caso, possiamo dire che fa convivere il passato con il presente.

Ma da dove deriva il suo nome? Abd al-Aziz ibn Musa fue un emiro che risiedette a Ishbiliya dal 714 al 719, figlio del celebre Musa che giunse sulla Penisola Iberica nel 712 e iniziò la conquista dei territori del sud. Abd el Aziz fu designato governatore o wali di al-Andalus quando suo padre fu chiamato a Damasco.

Sebbene non abbia dimensioni molto significative, né si può dire che abbia contato con la protezione adeguata, la Torre di Abd el Aziz si è conquistata un ruolo tutto suo tra le leggende sivigliane: si dice che fu il primo luogo in cui sventolò la bandiera castigliana di Fernando III dopo la conquista della città nel 1248.

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