Santiponce Itálica

Patrimonio

Una immensa eredità da scoprire

Parrocchia di Santa María la Blanca

1568
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È l'unico tempio di Siviglia che conserva i resti delle tre religioni. Antica moschea, quindi, su concessione del re Alfonso X (1252) passò alla funzione di sinagoga per essere infine consacrata come tempio cristiano nel 1391.

Nel 1661 si decise di demolire tutta la chiesa, tranne la Cappella Maggiore. Si sostituirono i pilastri originari in pietra con cinque coppie di colonne, senza base né capitello, in marmo screziato rosso di Antequera, scolpito dal marmista Gabriel de Mena. Tre navate vennero dotate di volta. Il coro con bugnature in legno di mogano venne situato ai piedi del tempio, su arco ribassato.

La sobrietà esterna contrasta con la ricchezza artistica degli interni. Al suo interno sono presenti impressionanti stuccature con motivi geometrici, vegetali, rosoni, angeli, cherubini e persino una riproduzione della Giralda che occupano tutta la superficie delle volte, cupole e degli intradossi degli archi. Questi elementi ornamentali, assieme agli affreschi e alle piastrelle degli zoccoli rispondono allo stile del barocchismo più profondo. Sono notevoli gli affreschi di Murillo e le raffigurazioni di Nuestra Señora de las Nieves e del Cristo del Mandato.

La chiesa presenta esternamente due facciate di dimensioni ridotte. La facciata principale si eleva sotto forma di torre-facciata che, assieme al portale gotico costituisce i reperti dell'edificio del 1391. Su di essa si distinguono tre corpi: il primo presenta due vani a tutto sesto, senza alcuna decorazione; nel seguente è situato il campanile, con due archi a tutto sesto incorniciati da pilastri e rifiniti da frontone suddiviso; compare infine un campanile a vela composto da un vano a tutto sesto incorniciato da pilastri e coronato da finiture in ceramica e croce a banderuola in ferro battuto.

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