Santiponce Itálica

Patrimonio

Una immensa eredità da scoprire

Castello de Luna

449
-1

La sua privilegiata posizione che domina i vasti territori a nord che plasmano la campagna, ne ha propiziato gli insediamenti in tempi molto antichi. Il castello iniziò come baluardo difensivo degli iberico-turdetani, nel V secolo a.C., diventando con i Cartaginesi, 200 anni dopo, una torre di guardia. Successivamente i romani ampliarono la costruzione, che assunse un grande rilievo nel V secolo, difendendo il territorio dalle incursioni barbariche. Da fortezza romana e baluardo difensivo, passò a Alcazaba sotto il regno musulmano. L'importanza di questa cultura, in questo periodo, è testimoniata dal materiale ceramico e monetario rinvenuto nel castello.

Nel XIII secolo, Ferdinando III il Santo iniziò la riconquista, e il luogo passò a fare parte della chiamata Fascia Moresca. Da questo momento, il castello diventa un punto di difesa e di avvistamento per le incursioni musulmane dai monti di Ronda. 

Il maniero fu di proprietà di diverse persone fino a quando Alfonso X lo cedette all'Ordine Militare di Calatrava, che eseguì importanti rifacimenti in una navata inferiore che, si pensa, fosse usata come cappella in cui si venerava la Madonna delle Virtù, oggi patrona del comune che ospita una parrocchia a lei intitolata. 

Fu in potere di questo ordine fino a quando Pedro Téllez Girón ottenne dal re Enrico IV che diventasse parte del suo patrimonio personale. Non gli ci volle molto a compiere i passi necessari per ripopolare l'area, dopo l'espulsione dei musulmani nel 1264. Sotto la protezione del castello fu emessa la Carta-Puebla, che stabilì le basi dell'insediamento della cittadina attuale.

0 commenti

Nuovo commento

Poiché i commenti vengono moderati, ci vorrà del tempo prima che vengano pubblicati. In caso di linguaggio offensivo non verranno pubblicati.